Si è svolta ieri pomeriggio, mercoledì 17 aprile 2013, nella Sala Convegni della Struttura polifunzionale del Molo Ichnusa a Cagliari, la Conferenza finale “Quel filo di lana che lega la Sardegna e la Tunisia, attraverso il Mediterraneo” del progetto DIART, le Dialogue Interculturel à travers l’Art du Tapis. Il progetto è stato finanziato dalla Commissione Europea, Delegazione UE in Tunisia, a valere sul Programma EuropeAid Attività Culturali 2012 – Tunisia, con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, ed è stato realizzato mediante un partenariato sardo-tunisino da Assadakah Sardegna e dal Centre Technique de Création, d’Innovation et d’Encadrement dans le Secteur du Tapis et de Tissage.
Alla Conferenza hanno partecipato: il Presidente di Assadakah Sardegna, Raimondo Schiavone, che ha illustrato gli obiettivi di cooperazione dell’associazione nel Mediterraneo; la coordinatrice del progetto DIART, Laura Casta, che ha presentato le varie fasi in cui si è suddivisa la realizzazione del progetto, tra le due sponde sarde e tunisine; il Presidente dell’Autorità Portuale di Cagliari, Piergiorgio Massidda, che ha ospitato l’evento, illustrando brevemente le strategie di cooperazione nel Mediterraneo dell’Autorità Portuale, Franco Ventroni e Antonello Chessa del Centro Regionale di Programmazione della Regione Autonoma della Sardegna, che hanno illustrato rispettivamente le principali linee di cofinanziamento della regione per la cooperazione internazionale e le prospettive di sviluppo per la cooperazione nella programmazione 2014-2020; Elyes Ben Ameur, Direttore del C3T, partner del progetto, che con un videomessaggio ha ringraziato e salutato tutti i partecipanti alla manifestazione.
Durante l’evento è stato proiettato il cortometraggio del regista Nicola Contini, realizzato nel corso delle attività di progetto.
La conferenza si è conclusa con il saluto delle artigiane che hanno partecipato al Concorso “L’Arte della Tessitura Mediterranea”, Giovanna Chessa, Elena Mulas e Nietta Condemi De felice, concorso svoltosi a Cartagine tra il 21 e il 23 marzo 2013. Le tessitrici sarde hanno raccontato al pubblico presente la loro esperienza in Tunisia augurandosi di poter presto replicare il progetto DIART in Sardegna.
In esposizione presso la sala convegni i 17 tappeti sardi che hanno partecipato al concorso organizzato dal progetto.
Terminé le projet DIART
Hier, mercredi 17 Avril 2013, dans la Sala Convegni de la Struttura polifunzionale du Molo Ichnusa à Cagliari, il a eu lieu la Conférence final “Quel filo di lana che lega la Sardegna e la Tunisia, attraverso il Mediterraneo” du projet DIART, le Dialogue Interculturel à travers l’Art du Tapis. Le projet, qui s’inscrit dans le cadre des activités culturelles EUROPAID 2012 financées par la Délégation de l’Union Européenne en Tunisie avec la contribution de la Région Sardaigne. Le projet a été réalisé par Assadakah Sardegna avec le partenariat du Centre Technique de Création, d’Innovation et d’Encadrement dans le Secteur du Tapis et de Tissage.
A la Conférence ont participé: le Président de Assadakah Sardegna, Raimondo Schiavone, qui a illustré les objectives de la coopération de l’association dans la Méditerranée ; la coordinatrice du projet DIART, Laura Casta, qui a présenté les différentes phases dans lesquelles le projet a été divisé, entre les deux rivages sardes et tunisiennes ; le Président de l’ Autorità Portuale di Cagliari, Piergiorgio Massidda, qui a accueilli la manifestation ; Franco Ventroni et Antonello Chessa du Centro Regionale di Programmazione della Regione Autonoma della Sardegna, qui ont présenté les objectives de développement 2014-2020 ; Elyes Ben Ameur, Directeur du C3T, partenaire du projet, qui a remercié tous les participants à la manifestation.
Pendant l’événement il a été projeté le court-métrage de Nicola Contini, réalisé pendant les activités du projet.
La Conférence est terminé avec le salut des artisanes qui ont participé au Concours « l’art du tissage méditerranéen », Giovanna Chessa, Elena Mulas et Nietta Condemi De Felice. Les tisserands ont parlé de leurs expérience en Tunisie, en espérant une poursuite de la manifestation en Sardaigne.
Dans la Sala Covegni ils ont étés exposés 17 tapis sardes qui ont participé au concours organisé par le projet.